di Redazione
Condividere cultura per affrontare il presente e guardare al futuro
Seminare Idee Festival Città di Prato
Coraggio è il tema della prima edizione
A Prato dal 6 all’8 giugno 2025
Nasce Seminare Idee Festival Città di Prato, per approfondire e condividere
cultura, per sfidare positivamente un tempo complesso e immaginare il futuro.
Il festival, alla sua prima edizione, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e dal
Comune di Prato, ideato e diretto da Annalisa Fattori e Paola Nobile, si svolgerà a Prato da venerdì
6 a domenica 8 giugno 2025 (www.seminareideefestival.it).
Il festival chiamerà a raccolta personalità della cultura, della scienza e delle arti per riflettere intorno a
una parola “seminale”. La parola scelta per la prima edizione è Coraggio. Una scelta non casuale:
davanti a un mondo in profonda e inquietante trasformazione occorre pensare, sentire e raccontare la
realtà con categorie nuove. Coraggio – come suggerisce la sua etimologia cor habeo – è una virtù che
alimenta tanto la mente quanto il cuore, è la forza motrice capace di nutrire ogni cambiamento, dal più
piccolo al più grande.
Saranno tre giornate intense di conferenze, dialoghi, incontri, spettacoli e letture, che animeranno in
maniera diffusa il centro storico di Prato, i suoi teatri, i suoi musei, le piazze, i palazzi storici. Grandi nomi
della cultura, della scienza e delle arti si ritroveranno a Prato per porsi domande, stimolare riflessioni,
condividere nuovi sguardi sul mondo. Il festival sarà arricchito anche da una sezione dedicata ai libri e
all’editoria, Seminare Idee Books, e da una sezione dedicata ai più piccoli, Seminare Idee Kids.
Gli appuntamenti saranno a ingresso libero fino a esaurimento posti, per consentire a tutti di cogliere questa straordinaria occasione.
«Non è certo casuale – spiega Diana Toccafondi Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di
Prato – che questo festival nasca a Prato, da sempre città cosmopolita in dialogo aperto e coraggioso
con il mondo, caratterizzata da una sua storica vocazione ad essere laboratorio della contemporaneità,
incubatrice di esperienze e capacità imprenditoriali, melting pot di culture. Quindi terreno fertile per
accogliere e far germinare quei semi di idee che nascono quando sguardi diversi si confrontano con la
complessità del presente. Una città che nel tempo ha dato prova di essere capace di trasformarsi e ha
prodotto vivaci istituzioni e realtà culturali, che contribuiranno a fare del Festival un’esperienza
partecipata e condivisa. Il coraggio è da sempre una cifra identificativa di Prato.
Il Festival vuole essere uno spazio di libertà, di domande, di incontri, un modo diverso di raccontarsi, di esprimere quello che siamo, di maturare una nuova consapevolezza come comunità e come individui».
«Un evento che nasce in una città che ha dato i natali a grandi nomi della cultura, fra i quali ben due
Premi Strega, attiva da decenni sulle grandi produzioni teatrali e cinematografiche, in prima linea
sull’arte contemporanea; una città che crede fortemente che il futuro passi anche da una riflessione
profonda e da un confronto aperto e consapevole sui grandi temi. Conoscere la propria storia e
ripensarla in chiave contemporanea, essere un centro che attragga idee, riflessioni, pensieri che
possano aiutarci a leggere il presente ma anche a capire come interpretare il futuro e le sfide che ci
aspettano. Siamo convinti che la scienza, la filosofia, la letteratura possano contribuire a rendere questa
città contemporanea ed europea. Nel dna di ogni pratese c’è il coraggio, non a caso il tema scelto per
questa prima edizione. È il coraggio di mettersi in discussione, di reagire ai cambiamenti, di aprirsi al
mondo, di confrontarsi senza pregiudizi: il coraggio di crescere insieme» commenta la sindaca di Prato,
Ilaria Bugetti.
«Il coraggio tocca la vita di ciascuno di noi. Avere coraggio ci fa essere nel mondo con consapevolezza,
consentendoci di affrontare le sfide difficili e imprevedibili della società contemporanea – dichiarano le
ideatrici, Annalisa Fattori e Paola Nobile – Il coraggio ha due possibili declinazioni, quella collettiva e
quella individuale: esiste il coraggio di agire e impegnarsi per il bene comune, il coraggio della denuncia
e della difesa dei diritti e della libertà di tutti, il coraggio che attraversa la storia, e che si fa pensiero e
letteratura. C’è anche il coraggio di ognuno di noi, quello che giorno dopo giorno ci sprona a progredire,
il coraggio che crea relazioni, quello dell’amore che vince l’odio e la rabbia. Il coraggio si nutre della
speranza per un futuro migliore, che non è quello che succederà, ma quello che faremo succedere».
Durante il festival i giovani avranno un ruolo di primo piano: ragazzi e ragazze coinvolti nel progetto
Prato Comunità Educante, che raccoglie un vasto numero di associazioni, istituti scolastici e le maggiori
istituzioni culturali della città, porteranno nella manifestazione le loro energie e il loro entusiasmo,
affiancandosi agli adulti in una virtuosa alleanza tra generazioni.

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